Virus Epstein Barr (EBV)

Il virus di Epstein-Barr (EBV virus), detto anche Human herpesvirus 4 (HHV-4) è un virus a DNA appartenente alla famiglia degli herpesvirus: questo virus non è da sottovalutare perché, oltre ad essere responsabile della mononucleosi infettiva può essere anche coinvolto nella genesi di alcuni tumori epiteliali e di alcuni tipi di linfoma. Tra i principali tumori associati al virus, si notano in particolare: Linfoma di Burkitt, Carcinoma nasofaringeo, Linfoma effusivo primitivo, Linfoma di Hodgkin, Linfoma diffuso a grandi cellule B, Carcinoma gastrico. Associate al virus di Epstein-Barr vi sono anche altre patologie più o meno importanti, ma una delle malattie a cui si fa maggiore riferimento è la mononucleosi infettiva, di cui il virus è il principale responsabile. Vediamo il collegamento tra EBV e mononucleosi infettiva.

Epstein Barr Virus (EBV)Il virus di Epstein-Barr – così chiamato perché esso fu isolato a Londra per la prima volta nel 1964 da due scienziati e virologi inglesi, Anthony Epstein e Yvonne Barr – veniva a quel tempo considerato come un virus molto pericoloso, responsabile del cosiddetto Linfoma di Burkitt, che colpiva molti uomini adulti delle zone malariche sub-sahariane.

Con gli studi successivi, si scoprì che questo virus poteva essere presente anche in altri pazienti adulti non colpiti da questo tipo di linfoma, e le ricerche che ne seguirono rimisero in discussione il suo ruolo in questa patologia, considerandolo comunque come un virus associato al Linfoma di Burkitt e ad altri tipi di linfomi, come ad esempio il Linfoma di Hodgkin, ma anche ad alcune malattie infettive, come appunto la mononucleosi.

La mononucleosi infettiva è direttamente correlata all’Epstein Barr Virus, la cui trasmissione avviene principalmente con la saliva: è sottinteso che, ovviamente, la trasmissione deve riguardare saliva infetta, ovvero saliva di una persona che è stata già colpita dal virus Epstein Barr (EBV) e che ne è appunto portatrice.

Il fatto che questa patologia si trasmetta con la saliva ha fatto crescere la leggenda popolare secondo cui la mononucleosi si trasmetta attraverso il bacio, vista anche la maggiore incidenza di una popolazione giovanile e adolescenziale in cui è più facile intrattenere relazioni a breve termine: ciò ha reso popolare la mononucleosi infettiva come “malattia del bacio”, ma come vedremo, molto spesso il bacio non è l’unico portatore della malattia, che invece si può contrarre in qualunque altro modo che permetta un contatto con saliva infetta.

L’uso di posate contaminate, di bicchieri, e la condivisione di oggetti di uso comune potenzialmente infetti, come spazzolini, asciugamani, sono tutte possibili fonti di contagio, anche se, seppur in linea spesso del tutto rara ed eccezionale, si possono considerare anche, tra le fonti di trasmissione, quella ematica (per mezzo del sangue) e quella sessuale (per mezzo di rapporti sessuali). Le fonti di trasmissione e di contagio variano e si rinforzano a seconda del grado di igiene e di promiscuità, tanto è vero che in alcune zone dell’Africa la malattia si può presentare anche sotto i 3 anni di età anche a causa delle abitudini delle madri che premasticano il cibo che viene successivamente dato al bambino piccolo.

La mortalità a causa del virus Epstein Barr (EBV) è piuttosto rara, e quando sopraggiunge, è spesso collegata a particolari situazioni di malattia conclamata e di cui non sono stati presi in considerazione i sintomi: si parla soprattutto di complicanze grave, come eccessivo ingrossamento della milza e conseguente rottura, che richiede un intervento chirurgico di urgenza.